“Un bambino cresce proprio perché vivo; una fonte continua di passaggi e di distacchi da elaborare. Il distacco, per ogni genitore, non solo dalla fase precedente del bambino, ma anche dalle emozioni conseguenti vissute, dal proprio equilibrio mentale raggiunto, deve essere riaggiustato e riadattato ogni volta.” Alba Marcoli
Settembre è il capodanno scolastico: un periodo di inizi per piccoli e grandi. Dopo aver scelto il nido giusto con precisi requisiti, bisogna affrontare l’ingresso al nido
Per questo vi presento piccole ma importanti strategie per gestire serenamente l’inserimento dei vostri pargoli, frutto dei miei anni di lavoro negli asili nido.
Spero vivamente possano esservi utili e che tutti voi possiate trasformare questo momento in una opportunità di crescita personale e genitoriale.
Buon ambientamento!
- Collaborazione con le educatrici. Il colloquio pre ambientamento è fondamentale per instaurare un clima di fiducia e collaborazione, così da capire i termini logistici ma anche entrare nel pensiero edicativo del servizio scelto, conoscere Chiedete alla struttura di poter avere un colloquio preliminare con le insegnanti durante il quale vi informerete sugli orari, i ritmi, le attività e chiedete informazioni sull’educatrice che vi accompagnerà durante l’inserimento, per riportare al/alla bambino/a informazioni certe. Raccontate alle educatrici del vostro piccolino, le sue caratteristiche, le sue abitudini e cosa gli piace.
- Raccontagli/le che andrà al nido e alla scuola dell’infanzia. È importante raccontare al/alla bambino/a, anche se ha solo 5-6 mesi, la grande novità che lo aspetta. Può esser fatto sotto forma di racconto, anticipando le esperienze che farà. Si può portare il bambino davanti a scuola e spiegargli che quella è la sua seconda casa dove andrà fra poco. Queste azioni predispongono la mente del piccolo ad affrontare la nuova esperienza e inoltre aiuta genitori e figlio/a a integrare il cambiamento.
- Gestisci le tue emozioni. I bambini hanno una capacità davvero elevata di comprendere gli stati emotivi dei propri genitori. Per questo è fondamentale raccontare della nuova esperienza in modo positivo, senza trasmettere ansie e possibili timori. L’ingresso all’asilo nido rappresenta il primo distacco e questo carica notevolmente a livello emotivo questo tipo di evento. Non è facile ma è necessario trasmettere loro fiducia verso questo piccola grande avventura. Se voi avete fiducia nel servizio educativo scelto, anche il bambino sentirà questa percezione positiva e si affiderà.
- Saluta sempre. I saluti ed il distacco rappresentano uno dei momenti più delicati, soprattutto di fronte ad un pianto ma seguite il piano scelto e concorcdato con il personale educativo. Avete scelto un certo tipo di servizio, voi siete gli adulti e se ai vostri bambini è consentito piangere, a voi è richiesto di comprendere i bisogni dei bambini e delle bambine. Provare tristezza, nostalgia, rabbia, paura è normale e naturale, soprattutto nel distacco con le figure genitoriali. Salutate con un abbraccio, qualche bacio, delle rassicurazioni, ricordate che tornerete e augurate una super buona giornata. Raccontategli che lui o lei è sempre nei vostri pensieri anche quando siete al lavoro, così da instaurare nei bambini il pensiero che esistono nella mente dei loro genitori anche quando loro sono fisicamente lontani.
- Esplora lo spazio con il bambino durante le giornate di compresenza con le educatrici al nido. Fategli conoscere ogni angolo della struttura, mostrando entusiasmo e contentezza per i materiali presenti e le possibilità di incontri molteplici rispettando modalità e tempistiche di ogni bambino e bambina. Alcuni bambini hanno bisogno di osservare con attenzione, per poi esplorare. Non bruciate le tappe e accogliete ciò che i bambini e le bambine vi stanno comunicando.
- Costruisci un rituale speciale che gli anticipi l’esperienza e lo rassicuri allo stesso tempo. Come ad esempio preparare insieme lo zainetto con tutto il necessario, mettendoci anche il suo oggetto preferito che gli infondi sicurezza. Insomma, un piccolo rito da ripetere tutte le mattine prima di andare in asilo che gli offra rassicurazione e senso di cura.
- Dai un richiamo temporale preciso, spiegargli/le in modo preciso ciò che sta accadendo, ad esempio una affermazione come “La mamma deve andare via, ma torna a prenderti dopo la merenda.”, contribuisce a rassicurarli. È importante legare il tempo a una situazione nota al bimbo. “Il papà deve andare a lavorare ma ti vengo a prendere prima della nanna”. Il concetto “prima” e “dopo” è astratto e davvero complesso per i bambini, per questo bisogna dare dei riferimenti temporali a loro conosciuti. Questo anche con i più piccini: sapere che esiste un limite entro il quale accettare la separazione è per loro rassicurante. Dite loro che tornerete sempre a prenderlo:il richiamo al ritorno è essenziale, non stancatevi mai di ripeterlo. Inoltre, anche se difficile, è necessario salutare senza mostrarsi dubbiosi e Se percepirà l’insicurezza dei propri genitori, per il/la bambino/a sarà naturale non fidarsi delle sue educatrici e faticherà molto ad accettare la separazione.
- Crea una rete sociale. Un nuovo contesto apre numerose opportunità, fra cui conoscere e ampliare le vostre conoscenze. Entra in contatto con altri genitori, per condividere le esperienze positive e possibili ansie e paure. Parlate con loro di possibili cambiamenti importanti nel comportamento del/della vostro/a bambino/a. Espandere il vostro orizzonte sociale vi permetterà di condividere momenti importanti e delicati con qualcuno che sta passando la vostra stessa fase. Inoltre, sarà un’opportunità per mostrare ai vostri piccoli quanto aprirsi agli altri sia piacevole e utile.
- Rispetta i ritmi del/della tuo/a bimbo/a. Ogni persona ha tempistiche diverse e l’inserimento è un esperienza da fare gradualmente. Non ci sono schemi prestabiliti che decidono delle tempistiche corrette per tutti. Bisogna rispettare i tempi per permettere al/alla bambino/a di conoscere il nuovo ambiente, acquisire sicurezza, fidarsi delle sue educatrici ed entrare in sintonia con le sue nuove abitudini.
- L’ingresso al nido o alla scuola dell’infanzia rappresenta un forte cambiamento che richiede energie fisiche e mentali cospicue, per questo si consiglia di evitare ulteriori e profonde modifiche nella nuova routine del nido.
- Può essere utile affidare al bambino un oggetto transizionale o da custodire nella giacca come qualcosa di familiare e prezioso che poi viene restituito al ricongiungimento.
- Fidati delle insegnanti. I motivi che vi hanno spinto verso una determinata struttura sono certamente validi. Il gruppo di educatori avrà un ottimo background teorico e pratico tanto da trasmervi professionalità e fiducia. Lasciate che facciano il loro lavoro. Non abbiate timore ad affidarvi alla loro esperienza. Il momento dell’inserimento offre anche la possibilità di conoscere maggiormente le educatrici e gettare le basi per una buona fiducia verso la struttura e il suo personale.
L’ingresso al nido permette di aprire le braccia al mondo, alle relazioni, ad un luogo a nuove possibilità e questo può far paura e smuove in ogni persona emozioni e sensazioni differenti. Accogliamole con il presupposto che il servizio educativo scelto è un posto speciale in cui si fa della cura attenzione il caposaldo massimo per il benessere di tutti i bambini e le bambine.
Per le educatrici:
- Progettare lo spazio in modo accogliente predisponendo degli ambienti con vari materiali senza un sovrastimolo di oggetti e giochi.
- Accogliere le tempistiche della coppia bambino-a / genitore. Risulta infatti fondamentale rispettare i tempi di entrambi ponendosi con un atteggiamento accogliente e disponibile. I bambini e i genitori, fin dall’ingresso, sono liberi di esplorare gli spazi, di osservare gli altri, di partecipare alle attività in corso o semplicemente di guardare rimanendo in disparte. Ogni coppia bambino/genitore ha un suo personalissimo modo di affrontare questi momenti.
- Valutare il tempo con cura. È un tempo ricco e intenso, in cui si scopre un modo nuovo, e ci si scopre a vicenda in un contesto insolito nel quale la triade (bambino, genitore, educatore) è inserita. È davvero importante riflettere sul concetto del tempo perché il modo in cui lo concepiamo può condizionare il nostro sguardo, il modo di porci e di agire. Il tempo che è necessario investire per il buon esito di questo inserimento va al di là dei tre giorni che possono essere considerati brevi, ma anche infinitamente lunghi e intensi perché genitore e bambino, fuori dal loro contesto quotidiano, hanno il tempo di dedicarsi attenzioni e concedersi tempo per la loro relazione vivendo un’esperienza condivisa. Per questo, l’utilizzo della fascia può essere funzionale.
- Prediligere gli spazi aperti come luoghi privilegiati degli apprendimenti in modo da cogliere i benefici dell’outoodr education e accomgpagnare bambini e genitori in questa scoperta degli elementi naturali e di tutto bagaglio formativo che la natura offre gratuitamente.
- La parola chiave rimane insieme. Accogliere significa ritirare l’aspettativa nei confronti dell’altro, sospendere il giudizio in modo che il genitore non si senta sotto pressione con i nostri giudizi e suggerimenti.
In questo processo, i libri rappresentano una risorsa importante ma non possono essere considerati come lo strumento che risolve ogni situazione complicata. La letteratura dell’infanzia accompagna in questo percorso e possono essere una risorsa per attivare una conversazione su questo passo importante che compie l’intera famiglia.
Non ci sono ricette magiche e queste indicazioni possono essere dei suggerimenti che ogni servizio educativo può elaborare e trasformare secondo i valori che accoglie e la propria immagine di bambino e bambina. Ogni professionista come ogni genitore può modificare, arricchire e creare nuove modalità affinché il periodo dell’ambientamento possa essere un passaggio importante di benessere e arricchimento per piccoli e grandi.
Buoni ambientamenti a grandi e piccoli!
Trovate un approfondimento di queste tematiche nel mio testo “Dalla parte dell’educazione”
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