Siamo molto concentrati su come utilizzare i nuovi mezzi digitali per incoraggiare l’apprendimento in modo divertente e ci dimentichiamo degli strumenti semplici e storici che abbiamo a disposizione, come i fingers puppets! In italiano, le marionette a dita ma il termine non credo includa davvero il reale significato, per cui concedetemi di usare l’inglese perché trasmette davvero il reale significato.
In Italia, non usavo questi piccoli amici ma, dopo un corso di aggiornamento fatto a Londra, ho scoperto un mondo accattivante. Possono rafforzare e stimolare una serie di aree speciali e importanti per lo sviluppo emotivo, sociale e linguistico dei bambini.
Sviluppano la competenza emotiva
Il motivo principale che mi ha spinta ad usare i finger puppets nella mia classe è stimolare la capacità empatica dei piccoli protagonisti. Educare alla comprensione delle emozioni dell’altro è un compito essenziale fin dall’asilo nido. Il termine empatia deriva dalla parola greca en-pathos, ovvero riconoscere e immedesimarsi nelle emozioni degli altri, come se fossero le proprie. Ciò consente di entrare in sintonia con le altre persone e di instaurare relazioni profonde. Capacità propedeutica per evitare qualsiasi tipo di violenza, che nella realtà prende le forme del bullismo, dell’aggressione verbale e anche fisica.
Lo sviluppo dell’empatia favorisce la maturazione della capacità di saper differenziare il sé dall’altro, migliorando e rafforzando il senso di identità personale.
È possibile supportare i bambini a comprendere il mondo circostante anche attraverso la comprensione delle emozioni altrui. L’ondata di violenza che ci pervade in questi ultimi anni ne è una testimonianza diretta dell’importanza di usare strategie e attività che aiutino lo sviluppo dell’empatia.
I fingers puppets sono un semplice esempio. I bambini possono riconoscersi nei personaggi, nella loro storia e pure considerarli come dei piccoli compagni di classe. Soprattutto per i piccolini più introversi che faticano ad esternare i loro sentimenti, pensieri e preoccupazioni. Proprio loro, potranno usare questi pupazzi per esprimere emozioni o esternare problemi di cui è difficile parlare o trattare direttamente. Con i burattini, all’improvviso, diventa più facile comunicare. Questo meccanismo crea un legame di fiducia importante e potente.
Stimolare la competenza emotiva significa anche occuparsi delle proprie emozioni. Questo è uno dei lati che preferisco dei fingers puppets, soprattutto con i più piccoli. Durante il circle time, questi piccoli amici ci danno l’opportunità di parlare di emozioni in modo delicato, sensibile e divertente è un’occasione preziosa per educatori e bambini. Arricchire il loro vocabolario al di fuori “Sono triste o felice”, ma provare a raccontare come si sentivano e perché. È anche un buon esercizio di verbalizzazione.
Sviluppano le competenze linguistiche
Per molti bambini, possono essere un nuovo modo di comunicare che supporta l’acquisizione di competenze linguistiche. Infatti, spesso i finger puppets sono usati anche a scopo terapeutico con bambini disabili. I bambini imparano a conversare con una pratica differente, formulano i loro pensieri attraverso una voce esterna per trasmettere al loro messaggio. I giochi di ruolo sono un chiaro esempio in questo senso. Qui risiede la difficoltà di pensare ed esternare dei dialoghi esterni. Pensare alle frasi adatte, ai verbi e congiunzioni dando un senso a tutta la storia.
Incoraggiano le abilità comunicative
Aiuta i bambini a uscire dal loro guscio e sviluppare le loro capacità comunicative offrendo strategie di ascolto attraverso il gioco. L’ascolto riflessivo cerca di capire e confermare il punto di vista del bambino. È un modo divertente per catturare la loro attenzione senza innalzarci sempre gli adulti esperti delle situazioni e lasciare la parola a loro. Il tutto attirando gli occhi affascinanti e curiosi dei piccoli spettatori. Nella mia classe quando i piccoli elefanti, leoni e giraffe partecipano al nostro circle time c’è sempre un grande silenzio.
Insegna loro che ciò che dicono è prezioso e, a sua volta, li aiuterà a sviluppare la loro fiducia per esprimere le loro idee e opinioni.
Inoltre, incoraggiare i bambini a mettere su spettacoli di marionette per gli altri è un ottimo modo per motivarli a comunicare. Anche solo un membro del pubblico farà la differenza nel suscitare l’interesse nei burattini. Questo supporta anche la capacità di parlare in pubblico di fronte ad una platea.
Qui in UK è una e vera propria materia scolastica, e da ex bambina timida e adulta introversa che vorrebbe sotterarsi ogni qual volta deve parlare in pubblico, è davvero un bel regalo che potremmo fare ai nostri piccolini. Esser abili nel saper presentare se stessi e il proprio lavoro ad altre persone è una delle capacità che il mondo del lavoro ci urla a gran voce.
Supportano l’intelligenza sociale
I fingers puppets offrono un’eccellente opportunità per esplorare situazioni che aiutano i bambini ad apprendere e osservare le regole sociali essenziali. Prima fra tutte, una modalità interazionale sociale positiva. Ad esempio raccontando ai bambini a chiedere il permesso se abbracciare o meno un/a loro compagno/a, ad essere gentili ed usare il “per favore” e “grazie”. I fingers puppets che uso io hanno delle piccole zampe e quando l’animale di turno chiede e loro di stringerla, raccomanda anche di farlo con delicatezza.
I bambini ascoltano, assimilano e nella ripetizione di questa storia hanno la possibilità di interiorizzare questa modalità di approccio gentile e accogliente.
Stimolano l’immaginazione
Quando i bambini sono in grado di giocare con i burattini, un nuovo mondo si apre dove possono essere tutto quello che vogliono. Un giorno, il loro burattino potrebbe essere un supereroe che deve salvare il mondo. Il giorno successivo potrebbe essere un uccello che deve volare a sud per l’inverno o un medico che lavora nel pronto soccorso dell’ospedale. I ruoli sono infiniti, quindi è utile fare brainstorming con i bambini idee che potrebbero usare quando giocano con i pupazzi a dito. È un modo per aiutare loro a espandere l’immaginazione e motivare un nuovo apprendimento. Inoltre il gioco è più divertente se possiamo muovere teste, braccia e gambe e far prendere davvero vita a tutti i personaggi!
La possibilità di recitare è brillante fin dalla tenera età perché insegna la fiducia dei bambini, in sostanza, perché consente loro di ricreare le loro esperienze di vita e scoprirne di nuove.
Si possono anche usare gli albi illustrati, in cui i protagonisti prendono finalmente vita e possono diventare parte della realtà rimanendo nell’area della fantasia. Qui in Inghilterra sono molto comuni, e infatti nelle librerie si trovano spesso e in gran quantità i testi con il loro protagonista peluche.
Come si possono usare?
Ci sono tantissimi modi per usare i fingers puppets, qui vi racconto il mio ed ovviamente non è l’unico possibile. I bambini della mia classe appartengono alla fascia d’età 2-4 anni ma possono esser usati anche dal primo anno d’età.
Innanzitutto, come prima volta e quindi come presentazione e saluto dei personaggi, ho scelto il nostro circle time. Quel momento, in cui seduti in cerchio possiamo davvero distinguerci come “gruppo classe”.
I giochi di voce sono essenziali, passare da un tono debole ad uno acuto o solo il modificare il nostro modo di comunicare usando voci bizzarre e divertenti o quello che più riteniamo adatto alla situazione è risultato per me vincente. I bambini sono elettrizzati e davvero ipnotizzati!
Prima del saluto di gruppo, dico che abbiamo un/una ospite speciale quel giorno che è venuto/a per raccontarci una storia o un po’ di lui/lei perché la sua navicella o macchina l’ha portato/a davanti alla nursery, ed è entrato/a per curiosità nella nostra classe scoprendo un mondo tutto nuovo!
È anche un modo speciale per raccontare quello che in Uk vengono chiamate “Golden Rules” ovvero “le regole d’oro” che sono: esser gentile e cordiale, ascoltare, lavorare duro, esser onesto e prendersi cura delle proprie cose che in tanti casi significa la classe, il proprio zaino, vestiti ma anche le persone attorno a te come i propri amici e famigliari.
Si scambiano le coccole, si stringono le mani e si ascoltano sempre storie super interessanti! Ai bambini più grandi, ho chiesto di scegliere un personaggio e creare una piccola storia e hanno accolto questa proposta con grande entusiasmo!
Ho un piccolo suggerimento per chi volesse comprare alcuni pupazzi a dito. In commercio, e nei vari store economici come Tiger, se ne trovano di ogni forma e colore, si possono anche costruire con cartoncini, forbici e colla ma c’è una precisazione da fare. I materiali di qualità meritano qualche euro in più e vi consiglio di puntare su questi, anche per una questione di educare al bello. Con i pupazzi con cuciture definite, braccia e gambe che non si spezzano al primo tocco e disegno del personaggio riconoscibile e simpatico. Credetemi, ne vale la pena!
Voi usate i fingers puppets? Se si come? sono curiosa di ascoltare anche le vostre esperienze!
Trovate un approfondimento di queste tematiche nel mio testo “Dalla parte dell’educazione”
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