Dalla parte dell’educazione – il testo

Nel grande mare dei dibattiti online, finalmente l’educazione sembra esser tornata al centro dei dibattiti della comunità. Durante una pandemia mondiale, i pensieri si sono concentrati sulle disuguaglianze e sui tentativi di costruire un modo nuovo di fare didattica in un campo che prevede guardarsi negli occhi, come elemento primario dell’apprendimento. Le parole sono state numerose ed essenziali, come gli orizzonti che si sono aperti. Ho raccolto in una autopubblicazione le mie riflessioni partendo dalla situazione che l’emergenza sanitaria ha evidenziato per porre l’accento su dinamiche educative preziose e delicate per ampliare una cornice di pensiero fondata sulla cura autentica.

È finalmente online il mio primo testo autopubblicato. 

Sinossi

L’emergenza sanitaria e l’esperienza del lockdown hanno portato alla luce problematiche già complesse dapprima che un virus invadesse le nostre vite. La didattica a distanza esiste da sempre: la troviamo quando le disuguaglianze si moltiplicano all’interno di un contesto scolastico che divide tra chi ha le risorse materiali e familiari e chi invece nemmeno può accendere un computer, perché non lo possiede; esiste quando imponiamo dei limiti alla conoscenza, privandola dell’esperienza diretta, senso stesso della sua origine. Questo non è un testo sul SARS-CoV-2, nemmeno un manuale sulla ripartenza, ma si prova ad allenare ciò su cui l’educazione deve fondare il suo esercizio costante: la riflessività della cura autentica, toccando diverse aree di approfondimento e mettendoci tutti insieme dalla parte dell’educazione.

A chi è rivolto

Professionisti dell’educazione, insegnanti, pedagogisti, educatrici, ma anche genitori che vogliono approfondire e avere uno sguardo più profondo su cosa significhi fare educazione in un tempo fluido e con poche certezze. A chi continua a farsi domande, a crede in una scuola per tutte e tutti, a chi sta dalla parte dell’educazione. 

Dove

Su Amazon, sia in versione cartacea sia in ebook. 

Questo testo è il lavoro di scrittura del lockdown, in cui ho inserito riflessioni su cui fondo l’intera mia cornice di pensiero educativa. Lo convidivo con voi con la speranza che possa aprire orizzonti e nuovi sguardi autentici su ciò che abbiamo di valoroso per la creazione di una comunità educante: l’educazione.

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Annalisa Falcone
Sono un’educatrice e pedagogista. Non potrei immaginarmi a vivere felicemente senza questa meravigliosa e faticosa professione. Adoro leggere e la pedagogia è la mia passione più grande. Ho studiato e lavorato a Milano, Bologna e ad Alicante, piccolo e piacevole paese a sud della Spagna. Faccende di cuore mi hanno portato nel 2015 nell’affascinante Londra.

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