Leggere ai bambini è un’attività che può iniziare fin dal grembo materno e si modifica assumendo diverse caratteristiche e modalità man mano che il piccolo cresce. Per consigliarvi dei testi adeguati, ho chiesto la collaborazione della pedagogista Martina Tarlazzi, dello studio pedagogico epochè che compie con me un viaggio meraviglioso verso la letteratura dell’infanzia di qualità.
Quando un genitore legge al proprio bambino si crea una particolare sinergia che li lega in modo profondo e arricchisce la loro relazione di sensazioni condivise ed emozioni. Può essere letto di tutto ai bambini appena nati o ancora in pancia, anche l’elenco telefonico, perché c’è in gioco la volontà di condividere un tempo ed uno spazio ben definiti e di far sentire la propria voce al piccolo, ma è ovviamente più nutriente a livello emotivo leggere libri che stimolano in primis il genitore con sensazioni e pensieri gioiosi.
È un regalo prezioso educare i bambini all’utilizzo del libro come strumento di benessere fin dalla primissima infanzia soprattutto in vista del futuro. Molte volte, infatti, vengono consigliati dalle insegnanti o da professionisti albi illustrati utili per dialogare su alcune tematiche difficili da affrontare come la morte o le paure ma, molto spesso, quando il libro viene proposto, e potrebbe essere un valido strumento per abbattere i tabù e aprire una riflessione, il bambino lo rifiuta perché non lo reputa un utile strumento: semplicemente non ne conosce l’utilizzo e non ha familiarità con lo strumento proposto. Educare il bambino all’utilizzo del libro come parte integrante della propria crescita o ancor meglio amico fedele, è un passo importante nel suo percorso di lettore.
Per rendere l’esperienza della lettura con il neonato completa e ben pensata, è opportuno seguire il suo sviluppo psico-fisico e proporre libri adeguati per questa fascia d’età. Il neonato, infatti, ha già il senso dell’udito ben sviluppato mentre la vista si affinerà verso i 6 mesi. Proprio per questo motivo solitamente i primi libri da proporre rappresentano immagini in bianco e nero, con pochi dettagli e su supporti cartacei molto strutturati e pensati per essere presentati in verticale o a fisarmonica e non unicamente sfogliati.
Tra i libri più famosi troviamo “Black and White” di Tana Hoban.
In “Gatto nero Gatta bianca” di Silvia Borando, i due colori sono ben distinti da due personaggi differenti che ci raccontano l’incontro con l’altro. Gatto nero ama il giorno, osservare le rondini e chiacchierare con il suo amico corvo. Gatta Bianca predilige la notte, il luccichio delle stelle e la civetta come sua confidente.
Su questo filone consigliamo anche la nuova collana della mia casa editrice preferita: Ippocampo Edizioni. La collana dei “Musetti del bosco”, libri di stoffa per i piccolissimi è davvero curata in ogni dettaglio. In questo caso troviamo la stoffa, con le sue caratteristiche, e i colori del bianco e nero nei disegni di animali con diverse figure geometriche che sono davvero incantevoli.
Nei primissimi mesi di vita del bambino anche i libri sonori sono una valida soluzione, come ad esempio quelli della collana Libri Sonori di Fabbri editore nelle varianti strumenti musicali, musica classica o suoni della natura, ma su questo tema occorre fare una sottolineatura. I bambini generalmente amano quando le persone che lo amano leggono o cantano per loro, perché adorano ascoltare il suono della loro voce.
Per questo, sebbene esistano libri musicali ben fatti come ad esempio quelli di Curci young come “le mie più belle ninna nanne jazz” o “le mie più belle melodie classiche” pensati per coniugare l’aspetto musicale (ogni libro contiene un cd di tracce musicali) con pagine illustrate con molta attenzione e cura, è sempre meglio privilegiare la combinazione voce e strumento, con proprie personalizzazioni ed interpretazioni. Può essere utile e valoroso abbinare il suono di un cembalo o di un taburello con la lettura di un libro, sottolineando i passaggi cruciali, le parole ricorrenti ed i ritornelli.
Tra i libri degni di nota, soprattutto per consolidare il un momento delicato e nutriente genitore bambino troviamo “Mammalingua”, una raccolta di poesie in rima che grazie a particolari sonorità si presta ad essere utilizzato per il momento della nanna.
Verso i 5/6 mesi cresce la capacità esplorativa del bambino, che vuole toccare e stringere gli oggetti che lo circondano, così i libri devono adattarsi a questa sua esigenza e devono avere alcune caratteristiche. Come prima cosa devono essere piccoli, quindi facilmente maneggevoli per le piccole manine dei neolettori, le pagine devono essere di un cartoncino spesso e le pagine devono rimanere aperte quando vengono girate. Gli angoli del libro devono essere tondeggianti e smussati e, difficile da credere, ma un ottimo stimolo è quello di presentare libri contenenti fotografie e non illustrazioni. I bambini sono facilitati nel ritrovare gli oggetti del mondo che li circondano in una fotografia o immagine realistica.
Tra i più famosi ritroviamo il capolavoro di Munari “Ciccì Coccò“, “Gioco il mondo”, “Animali della fattoria” e gli altri della collana di National Geographic kids. Ciò che proponiamo ai più piccoli lascia in loro un segno ed è sempre importante far loro fruire, anche da piccolissimi, prodotti di alta qualità editoriale, con illustrazioni esteticamente elevate e abbandonare testi più commerciali, spesso con illustrazioni dozzinali o non curate: un buon libro è uno dei miglior nutrimenti per i più piccoli.
Più i bimbi crescono più si possono proporre libri interattivi e pop-up come “Peekaboo” di Giuliano Ferri, con il quale fare il gioco del Cucù oppure proporre i primi libri sensoriali con inserti di stoffe e materiali da toccare.
Per concludere questa carrellata nel mondo dei 0-12 mesi non si possono non citare i meravigliosi libri di Helen Oxembury, coautrice e illustratrice del famosissimo “A caccia dell’orso” e di “Dieci dita alle mani dieci dita ai piedini”, libri con una spiccata ritmicità e sonorità che i bimbi più piccoli adoreranno! In modo specifico meritano una linea di nota i libri della collana dedicata ai gesti più quotidiani. L’illustratrice racconta l’ordinarietà in magia, per allenare la mente e lo sguardo dei più piccoli.
Non può mancare il tratto orientale degli autori giapponesi, nel caso specifico Takahashi che per Ippocampo edizioni ha progettato dei libri come “L’albero” che con un design e impaginazione particolare aiutano il bambino nel sostenere il pensiero tra ciò che accade prima e gli avvenimento successivi. Si può iniziare a costruire un filo narrativo attraverso queste pagine semplici ma mai banali.
Nei testi immancabili per i piccolissimi rientra anche “Faccia buffa” che racconta dell’incontro di un bambino con un ventaglio di sfumature emotive. Da una parte abbiamo lo sviluppo narrativo della storia, mentre a destra il focus è sull’espressione del protagonista. Un albo che racconta le emozioni senza giudizi di valori, che offre un contesto realistico con una sorpresa finale davvero particolare e soprattutto personale.
Si deve anche citare una perla della letteratura nordica, “Il carretto di Max” che Bohem edizioni ha portato in Italia. Narra delle avventure quotidiane di Max, in caso specifico con il suo gioco preferito. Illustrazioni peculiari, impaginazione maneggevole per un rapporto 1:1.
Occorre menzionare anche “Mollan” di LupoGuido Editore. sono due volumi di formato quadrato che raccontano la semplice ma unica quotidiana di una bambina di nome Mollan con la sua nonna. I tratti sono nordici, le pagine bianche pulite che aiutano ad una doppia lettura bambini e adulto. Da una parte c’è la storia, dall’altra una sorta di abbeccedario con gli oggetti che troviamo nella narrazione. Le illustrazioni sono deliziose come il tratto caratteristico dell’autrice.
Qui trovate il mio testo “Dalla parte dell’educazione”
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