Nidi d’infanzia: i libri da leggere per una buona formazione

La formazione è l’unica risposta sempre corretta nel paradigma educativo. Non ci sono soluzioni standard e strategie adeguate per ogni contesto ma è necessario interrogarsi sempre sulle motivazioni che sorreggono le nostre pratiche, unendo così la teorie e buone prassi costruendo una cultura dell’infanzia autentica. 

Ho già consigliato dei libri per professionisti dell’educazione, qui e qui

Il nido d’infanzia è il primo servizio educativo che un bambino, insieme alla sua famiglia, incontra nel suo percorso di vita, e va oltre la pura custodia. Il lavoro all’interno di questo servizio obbliga la presa in carico di numerose sfumature e dinamiche che devono essere approfondite tramite lo studio costante. Questi sono i testi che io reputo essenziali per qualsiasi professionista che sceglie il nido come la sua dimensione privilegiata.

“Persone da zero a tre anni”

Questo testo di Elionor Goldschmied  e Sonia Jackson è la sintesi di esperienze dirette e di un lavoro di formazione condotto per diversi anni Nel Regno Unito e in Italia. Le pratiche descritte qui vengono illustrate con chiarezza, e si annodano a teorie e riflessioni necessarie nel lavoro di cura di questa fascia di età. Elionor Goldschmied non ha bisogno di presentazioni e la sua esperienza, insieme ai suoi scritti, delineano lo spessore del suo lavoro che metta al centro i bambini. I temi affrontati in questo testo sono diversi ma hanno un comune denominatore prezioso: una visione pedagogica illuminante e necessaria nel rispetto di tutti i protagonisti che vivono il nido di infanzia.

“Didattica e nido d’infanzia. Metodi e pratiche d’intervento educativo”

Il nido è il luogo dove per eccellenza la dimensione della cura si intreccia a quella degli apprendimenti multipli. In questo contesto si deve intendere la didattica all’interno di un approccio che vede l’esperienza diretta la linea di orizzonte da seguire. In questo testo si trovano riflessioni e ricerche sulle pratiche dell’agire quotidiano che caratterizzano il nido di infanzia. Un libro colmo di buone esperienze e pensieri altri che descrivono tutta la meraviglia che troviamo in questi servizi educativi.

“Crescere al nido”

Anche qui troviamo un concentrato ottimo della cura esperenziale che si attiva al nido. Si snocciolano tutte le dinamiche che concorrono a definire la qualità di un servizio per la prima infanzia: la progettazione degli spazi e dei tempi, le relazioni tra bambini e con gli adulti, il rapporto che si crea con le famiglie.

“L’osservazione al nido”

Le educatrici nel loro lavoro quotidiano si pongono molte domande, e molte di esse rimangono di frequente senza risposta. L’osservazione diventa la modalità operativa costante del gruppo educativo, allo scopo di farne un percorso professionale abituale. Una dinamica processuale che anticipa l’azione così da custodire un tempo per osservare per riflettere e analizzare.

“Il bambino nell’asilo nido”

Un manuale utile e concreto Un testo scritto con un linguaggio chiaro ed essenziale, aderente alla vita quotidiana di chi nel nido lavora, e a queste persone specificamente destinato. fu pubblicato nel 1979 – Nel paese si costruivano i nidi comunali, un investimento diffuso che si qualificava non solo come sostegno alle madri lavoratrici ma come ambiente adatto allo sviluppo dei bambini, emancipandolo dal suo passato assistenziale. Nella ricerca di una specifica identità pedagogica del nido questo libro è stato una pietra di fondazione, individuando i contenuti centrali della qualità educativa: dalla cornice sociale in cui si colloca, al sistema organizzativo e di gestione, agli spazi, ai materiali, alle proposte di attività.

“La bibliografia di Ivano Gamelli”

La bibliografia di Ivano Gamelli è un riferimento importante nella linea educativa delle strutture che si occupano di prima infanzia. I volumi si concentrano sulla”pedagogia del corpo”, che integra saperi tradizionalmente separati, quelli della parola con quelli del movimento, del gesto, dello sguardo, dei sensi.

“Gioco cultura e formazione”

Qui si trova un focus sulla dinamica del gioco al nido e alla scuola dell’infanzia attraverso diverse lenti di ingrandimento e punti di osservazioni privilegiati. Un volume che tratta la tematica da varie angolazioni soffermandosi sui contributi teorici, gli strumenti di osservazione e valutazione, sugli oggetti e materiali di gioco.  L’attività di ricerca indaga anche i rapporti possibili tra il gioco, attività libera per eccellenza, e le prime forme di “didattica” che si sviluppano nelle scuole e negli asili nido.

“Attaccamento e inserimento”

Questo testo affronta uno degli intrecci cruciali per chi vive il nido: l’attaccamento e l’inserimento. Il linguaggio utilizzato è formale rispetto ad altri volumi ma per dei professionisti esperti non costituisce un problema. Affronta la professionalità delle educatrici che si snoda tra saper e saper fare e una consapevolezza critica in continua costruzione. Indaga il primo incontro che una famiglia ha con il nido sottolineando diversi aspetti in questo momento così importante e sensibile. 

“Movimento e gioco al nido”

Pratico e ben strutturato questo manuale si concentra sul tema della corporeità, del gioco e del movimento nei primi anni di vita dei bambini mescolando teoria e pratica. Si trovano vari spunti pratici con una solida prospettiva teorica che sostiene ogni rilancio e strategia. 

 

Trovate un approfondimento sull’educazione della prima infanzia nel mio testo “Dalla parte dell’educazione”

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere aggiornato sui prossimi in uscita ma anche per conoscere e raccontare storie e progetti su tematiche pedagogiche e sociali, puoi mettere un like sulla mia pagina facebook.com/diariodiuneducatrice

[instagram-feed]

Annalisa Falcone
Sono un’educatrice e pedagogista. Non potrei immaginarmi a vivere felicemente senza questa meravigliosa e faticosa professione. Adoro leggere e la pedagogia è la mia passione più grande. Ho studiato e lavorato a Milano, Bologna e ad Alicante, piccolo e piacevole paese a sud della Spagna. Faccende di cuore mi hanno portato nel 2015 nell’affascinante Londra.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *