L’ambientamento è un momento delicato per grandi e piccoli. Progettarlo con estrema attenzione è un passo essenziale per la serenità di tutti i protagonisti coinvolti.
Per i genitori segna il passaggio della coeducazione, il nucleo familiare si apre ad altre relazioni, e questo insieme al distacco può scatenare stati d’animo ambivalenti, talvolta paure e ansie.
Per le educatrici significa saper stare a fianco sia dei genitori che dei bambini, osservare il loro stile relazionale, ascoltare con attenzione, essere consapevoli delle proprie teorie, accogliendo la loro storia e il loro modo di essere nel mondo.
Per i bambini e le bambine significa conoscere e vivere un contesto altro, e ritrovare adulti in grado di rappresentare un porto sicuro con cui poter esplorare il mondo.
Per questo il momento dell’ambientamento è un importante passaggio di conoscenza reciproca che deve essere progettato, pensato, elaborato con cura e attenzione.
Nell’assetto della pura accoglienza, l’ambientamento partecipato diventa una modalità operativa funzionale. L’ambientamento partecipato prevede che il bambino/la bambina e il genitore trascorrano insieme tutta la giornata al nido, per tre giorni consecutivi, dalla mattina fino al momento del sonno (se frequenterà il nido fino al pomeriggio). Dal quarto giorno si prevede il distacco ma in realtà, nella mia esperienza vi racconterò varie strategie per adeguare questo momento alla diade bambino-figura di riferimento che ci troviamo di fronte. Occorre evidenziare che ogni relazione porta con sé bisogni e specificità differenti, e pertanto la strutturazione delle giornate viene modulata attraverso il confronto tra la famiglia e il personale del nido. Ciò che è fondamentale è che l’ambientamento avvenga INSIEME: insieme al genitore, all’educatrice/educatore, al bambino/alla bambina e agli/alle altri/e bambini/e. È in questo essere insieme fin da subito che si costruiscono le basi della relazione di fiducia e alleanza.
L’aspetto più rilevante in questa modalità è l’alleanza fra adulti. In quei tre giorni di totale immersione il genitore non solo accompagna il passaggio, ma ha anche la possibilità di conoscere il nido, le educatrici e le collaboratrici, gli spazi e i tempi: si sente così più sereno nel distacco perché ha vissuto la routine del nido con in prima persona. Tutto ciò si riflette positivamente sul/la bambino/a, e su questo i genitori dovranno costruire la propria serenità.
L’incontro avrà la durata di 3 ore. L’obiettivo del corso è quello di espandere la conoscenza di questa modalità di ambientamento così da progettare questo percorso nel proprio servizio educativo. Ci focalizzeremo sulle strategie operative, su tutta la fase di preparazione e la flessibilità necessaria, sul rapporto con le famiglie e i bambini e le bambine.
Verrà fornita un’ampia bibliografia di indagine ampliando così le possibilità di utilizzo.
Target: educatrici, insegnanti, coordinatrici, pedagogiste, psicologhe, genitori ma anche persone curiose nell’indagare la tematica.
Data: 5 giugno 2023 online dalle 17.00 alle 20.00, è possibile acquistare la registrazione
Il corso si svolge online e verrà rilasciata la registrazione del corso per 3 mesi.
Si rilascerà un attestato di partecipazione.
Costo 50 euro
Per iscrizioni: scrivere un’email a formazioni@annalisafalcone.it
Trovate un approfondimento di queste tematiche nel mio testo “Dalla parte dell’educazione”
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere aggiornato sui prossimi in uscita ma anche per conoscere e raccontare storie e progetti su tematiche pedagogiche e sociali, puoi mettere un like sulla mia pagina facebook.com/diariodiuneducatrice